Già l’ho sentito
Frutta rossa matura, spezie, tostato, un tocco di vaniglia, un po’ di liquirizia… ma questo vino l’ho già sentito! Sto perdendo olfatto, o tutti i vini cominciano ad avere lo stesso odore? Forse la colpa è della coltivazione delle stesse varietà: cabernet sauvignon, merlot, syrah… Quando iniziamo a perdere autenticità per copiare gli aromi?
Sì che esistono vini più continentali con mencia, buoni risultati con la bobal e buoni adattamenti della tempranillo. Tuttavia, con la parkerizzazione del gusto, la sovramaturazione polifenolica, la lunga macerazione con le bucce e botti nuove tostate fanno sì che molti vini perdano l’identità del loro terroir e ci mostrino soltanto il loro profilo più fotogenico. Vini modello, che sono tecnicamente perfetti, come quelli del nuovo mondo, ma a cui manca la personalità di quel neo sulla guancia che alla fine risulta essere il particolare più sexy. Sennò, ditelo a Cindy Crawford, che contava più ammiratori di Claudia Schiffer, la Barbie perfetta. Dicono che le cose che sono di moda smettano di essere in quando le portano tutti. Gli intenditori parlano di una tendenza di vini più personali e originali, ma sul mercato la realtà si è fermata alla fase bomb fruits, che è come dire che ci piace Scarlett Johansson perché ci ricorda la voluttuosa Marylin, che bramiamo ad ogni sorso. Sebbene si favoriscano le varietà autoctone come la garnacha e il monastrell, le mencias del Bierzo segnano una tendenza. Le varietà più commerciali continuano a vendersi (e, cosa ancora più importante, a bersi!), come il trionfante chardonnay, il profumato sauvignon blanc, il floreale gewürstraminer, il caratteristico albariño, e il tropicale verdejo. Ma per i vini più cult, il più quotato è il godello galiziano. Per i rosati, i tradizionali vini di garnacha e tempranillo della Rioja e di Navarra, o la concentrazione di cabernet e merlot, risultano sostituiti dalla freschezza della pinot noir.
Questo vino l’ho già sentito. Tutti i rossi hanno la stessa descrizione visiva: “ciliegia Picota, intenso, lacrima lenta”, sebbene abbiano quattro anni di bottiglia. È colpa del cambio climatico o del fatto che ci siamo abituati ad usare silicone e a tingerci i capelli? Le donne più desiderate di Hollywood sono Penelope Cruz e Carey Mulligan, donne con carattere, che il trucco può soltanto migliorare. Ma niente botox come Kim Basinger, e niente statue di cera come Nicole Kidman. Per continuare ad essere sulla bocca di tutti, la cosa migliore sono i vini alla Meryl Streep: quelli che sanno invecchiare ed adattarsi, senza permettere alla moda di eclissare la loro essenza.
Meritxell Falgueras
(Photo source: Flickr – Kathy Ponce)

